Tiziana Manenti intervistata da Francesco Candian

Tiziana, per il secondo anno consecutivo a Pompei. Che emozione si prova?
“Tanta emozione e te lo dico a cuore aperto. L’anno scorso era la prima volta e l’emozione era data principalmente dalla novità che stavo provando nella mia vita. Quest’anno l’emozione è diversa, manca l’attesa ma rimane in me il ricordo di un’esperienza meravigliosa che posso rivivere per la seconda volta. Pensa che il ricordo dell’esperienza dell’anno scorso mi è rimasto nel cuore per tutto l’anno: non hai idea di quante volte ho ricantato l’inno dello scorso Meeting”.

Quindi, molti i frutti nati dall’esperienza dello scorso anno…
“Non solo frutti, ma anche bisogno di renderli maturi. Ho avuto l’occasione di concretizzare quello che nasceva nel mio cuore con quello che chiamo il Trittico di Maria. Ho potuto cantare per lei a Fatima, a Lourdes e ora nuovamente a Pompei. Tre luoghi che sono importanti per la presenza della Madre di Gesù, e io in questi tre luoghi ho potuto cantare la sua grandezza. Senza dimenticare ovviamente la bella esperienza del viaggio in Terra Santa dove anche lì ho potuto cantare nei principali luoghi di culto del Cristianesimo: nella terra in cui il figlio di Dio si è fatto uomo”.

Come è nato l’inno “Al centro dell’Amore”?
“Quest’inno è nato da una profonda riflessione e meditazione sulle parole di papa Benedetto XVI in preparazione alla giornata mondiale dei giovani che si terrà a Sidney tra pochi mesi. Le ho meditate a lungo e ho compreso nel mio cuore che solo mettendo Cristo come centro del nostro amore possiamo realmente realizzarci in lui. Di solito prima nasce il testo della canzone e poi alla fine si sceglie il titolo: beh, in quest’occasione il desiderio di dare un nome al centro dell’amore era talmente forte che è nato prima di tutto il titolo”.

La tua carriera è stata un continuo passaggio tra la musica pop e la musica cristiana: hai scelto una delle due strade o continui a dedicarti ad entrambe le tue passioni?
“L’anno scorso, subito dopo il meeting qui a Pompei, è uscito un mio pezzo “Cuore di Cartone” in radio che ha riscontrato un buon successo. Non la sento come una doppia vita, la sento come la realizzazione di un sogno. Vedi, io sono cresciuta con la musica cristiana e con il Pop, avere l’occasione di poter portare avanti queste mie due passioni per me è una cosa meravigliosa”.

Quindi usciranno ancora lavori Pop?
“Certamente, e non solo in Italia: a breve uscirà in Asia un mio lavoro e verrà distribuito nel mercato cinese e giapponese”.

E per la musica cristiana?
“Per la musica cristiana ho grandi progetti: la partecipazione ad alcune date del tour “Il mondo canta Maria”, concerto al quale ho partecipato anche l’anno scorso, e in anteprima posso dire che è in previsione l’uscita di una compilation per il prossimo Natale dedicata interamente a Maria, la madre di Gesù”.

Direi che non avrai certo un futuro noioso…
“Infatti, e dimenticavo di aggiungere che in questi mesi era in vendita nei maggiori centri commerciali d’Italia un lavoro, una sorta di esperimento primo in Italia. A Lisbona mi è venuta l’idea di una serie di canti per bambini dedicati per nome. Intendo che una mamma con il figlio che si chiama Francesco poteva comprare il Cd dedicato a Francesco, con la ninna nanna per Francesco e così con molti altri nomi. Altra idea in porto è il rinnovo del sito internet per renderlo maggiormente interattivo e poter interagire con i visitatori che passano… insomma di idee in porto ce ne sono e non poche”.

Senza ombra di dubbio sei un vulcano di idee… chiudiamo con una frase slogan che vuoi lasciare ai giovani?
“Più che una frase voglio lasciare una domanda alla quale dobbiamo, ogni giorno della nostra vita, cercare di dare una risposta tutti assieme… Ragazzi, Chi è il centro dell’amore?”.


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